Dad or Alive

BUMBUMFRITZ

Dad or Alive nasce da una domanda che attraversa una generazione intera: mettere al mondo un figlio oggi è un atto di coraggio o di incoscienza? In un’epoca segnata da crisi climatiche, precarietà economica, instabilità globale ed ecoansia crescente, il desiderio di diventare genitori si scontra con la paura di un futuro fragile, difficile da immaginare e ancora più complesso da trasmettere. Lo spettacolo attraversa questo conflitto con sincerità e densità emotiva, trasformando dubbi, confessioni e slanci vitali in materiale scenico condiviso.
Drammaturgia, musica elettronica dal vivo e immagini si intrecciano in un unico dispositivo performativo. Parola e suono non convivono come livelli separati, ma si cercano, si interrompono, si amplificano. La voce porta pensieri, confessioni e tensioni; la musica porta ritmo, respiro, cadute e ripartenze. Synth, loop e campioni vengono generati in scena, costruendo un ambiente sonoro che misura la pressione emotiva dei racconti, apre e chiude quadri narrativi, dilata o trattiene l’attesa. La musica non accompagna: argomenta, contraddice, sostiene ciò che viene detto e ciò che resta indicibile.
La luce, proiettata sui performer, diventa parte attiva della grammatica scenica. Rafforza segni, amplifica dettagli, illumina gesti minimi — mani che suonano, micro-azioni, transizioni — rendendo visibile la materia sonora che attraversa il palco. Voce, elettronica live e videomapping compongono così una partitura condivisa che tiene insieme contenuto, percezione e movimento.
Dad or Alive dà voce a una domanda collettiva: come si cresce e come si fa crescere qualcuno mentre il mondo cambia sotto i nostri occhi? Tra ironia e inquietudine, tra desiderio e paura, lo spettacolo costruisce un luogo dove immaginare la possibilità di un futuro, anche quando il futuro sembra sfuggire. È un’indagine intima e politica che parla a chi oggi si chiede non solo “voglio un figlio?”, ma soprattutto “in che mondo vivrà?”.

DAD OR ALIVE

Vincitore Premio Stefano Cipiciani per il dispositivo scenico
Generazione Scenario 2025

uno spettacolo di BumBumFritz
testi, live electronics, videompapping e regia Giovanni Frison e Michele Tonicello
fonica Christian Reale
produzione Cranpi, La Piccionaia Centro di Produzione Teatrale, La Corte Ospitale, Pergine Festival
con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna
con il sostegno di Scenario ETS, Centro di Residenza dell’Emilia-Romagna “L’arboreto-Teatro Dimora | La Corte Ospitale”, Teatro Biblioteca Quarticciolo
grazie a Babilonia Teatri, Francesca Macrì e Massimiliano Chinelli

DEBUTTO: Spazio Diamante 2026, Roma

INFO

Cranpi
Antonino Pirillo mob + 39 347 8312141
Giorgio Andriani mob + 39 338 4349819
email direzione@cranpi.com

Bio
Il progetto artistico BumBumFritz, composto da Giovanni Frison (Fritz) e Michele Tonicello (BumBum), si occupa di spettacoli, album, performance e concerti di testi naufraghi e musica elettronica. Hanno esordito nel 2022 con l’album musicale “Lasciate un messaggio dopo il segnale acustico (bip)”. Col loro spettacolo “Dentifricio” hanno vinto al Catania Fringe Off i premi “Stockholm Fringe Festival” e “Retablo Dreamaturgy Zone”, per poi debuttare al Teatro Astra di Vicenza diretto da La Piccionaia. Hanno partecipato allo Stockholf Fringe Off 2025 vincendo il premio “Rule breaker” e ricevendo una nomination per il premio “Raw and unexpected”. Il loro secondo spettacolo teatrale “Ballavamo Sempre” ha debuttato nel luglio 2025 al Pergine Festival diretto da Babilonia Teatri. Con lo spettacolo “Dad or alive” vincono il “Premio Scenario 2025: Stefano Cipiciani per il dispositivo scenico”.

Giovanni Frison (Vicenza, 1993), compositore, autore, performer e sound designer, sviluppa progetti di musica elettronica dal vivo, intrecciando la sua ricerca con produzioni di Teatri Nazionali e istituzioni come il Teatro di Napoli, il Teatro Metastasio di Prato e il Teatro Stabile del Veneto, compagnie come Babilonia, Biancofango, Stivalaccio, e artisti e registi quali Isgrò, Pennacchi, Sangati, Paolini, Poretti e Maragoni. Laureato in Composizione, Armonia e Contrappunto e in Musica Elettronica con Valtinoni, Solbiati, Rebaudengo e Pagliei, presso i Conservatori di Milano, Vicenza e L’Aia, accosta all’attività performativa quella didattica e autoriale: ha collaborato con Radio3 per radiodrammi, ha diretto ensemble, tenuto masterclass nei Conservatori di L’Aia e Rotterdam, e pubblicato album ed EP di brani originali come cantautore.

Michele Tonicello si diploma all’Accademia Teatrale Carlo Goldoni del Teatro Stabile del Veneto nel 2017. Dal 2019 lavora come tutor formativo degli allievi e le allieve della stessa, collaborando con registi e formatori come Sotterraneo, Babilonia Teatri, Anagoor, Alessio Maria Romano, Fabrizio Arcuri e altri. Ha lavorato come assistente alla regia in diverse produzione di Teatro Nazionali come il Piccolo di Milano (Ladies Football Club, 2021), il Centro Teatrale Bresciano (Boston Marriage, 2023), il Teatro Stabile di Bolzano (Sogno di una notte di mezza estate, 2025). Dal 2024 collabora con realtà internazionali come Teater V di Copenaghen, Fringe Ensemble di Bonn e Akademie für Theater und Digitalität di Dortmund all’interno del progetto erasmus+ del Teatro Stabile del Veneto. Dal 2025 è insegnante di teatro digitale per l’Accademia Teatrale Carlo Goldoni.

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