DA QUI IN POI CI SONO I LEONI

una video installazione documentaria di Paola Di Mitri

DA QUI IN POI CI SONO I LEONI è una video installazione documentaria che osserva il cambiamento del paesaggio causato dall’impatto delle attività umane sull’ambiente. Immagini del presente si sovrappongono agli archivi del passato e voci nuove arrivano da un tempo che ancora deve accadere. È possibile immaginare un paesaggio del futuro?
Gli antichi cartografi si mettevano in viaggio e poi disegnavano le mappe fin dove erano riusciti a vedere, cercando di far coincidere l’occhio con il disegno. Poi quando la realtà esperita veniva meno alzavano le mani e scrivevano sulla mappa Hic sunt leons, “da cui in poi ci sono i leoni”, per indicare che di là in poi finivano i territori conosciuti. Oltre quella linea c’erano belve feroci e terre incognite. I leoni, quelli veri, loro non li avevano mai visti, inventavano semplicemente un personaggio passando il testimone alla letteratura.
L’impatto delle attività umane sull’ambiente e le conseguenze di quello che questo sta comportando in termini di cambiamento climatico e trasformazione del paesaggio, sono oggi il territorio inesplorato sul quale ci muoviamo.
Si sono ridisegnate davanti a noi nuove cartografie, paesaggi nuovi, rischi atmosferici e geologici, che bruciano di giorno in giorno la memoria collettiva e il rapporto che credevamo di aver stabilito con gli spazi e gli eventi naturali.
Pure essendo noi la causa, i cambiamenti che abbiamo sotto i nostri occhi sono molto più grandi di quelli a cui la nostra mente è abituata, più impegnativi di qualsiasi nostra esperienza precedente, più complessi del nostro linguaggio e delle metafore che utilizziamo per orientarci nella realtà.
Di fronte a questo, immaginare un futuro, delegando alla narrazione lo spazio immaginifico è sempre più difficile. I “leoni” che abitano questi nuovi paesaggi sono personaggi che temiamo ma a cui non sappiamo dare voce.

DA QUI IN POI CI SONO I LEONI parte da qui, dall’idea di provare a lavorare su un buco di immaginazione. Come gli antichi cartografi, intraprenderemo un viaggio che risalirà da sud a nord la penisola. Attraverseremo Taranto (Puglia), Carbonia e Sulcis Inglesiente (Sardegna), La Spezia (Liguria), Val di Susa e Val Chisone. I luoghi scelti sono tutti territori che maggiormente, rispetto ad altri, si trovano ad affrontare più da vicino importanti trasformazioni e dove l’attività dell’uomo sull’ambiente ha avuto, non solo sul paesaggio, ma anche su chi lo abita, un impatto violento modificandone spesso l’identità.
Partendo dal racconto delle trasformazioni di questi luoghi, il progetto vuole creare con gli abitanti degli spazi visonari, cedendo la voce ad un futuro immaginifico dal quale far arrivare domande, questi, risposte, dubbi spunti per affrontare il presente.

Bio

Paola Di Mitri è regista, autrice e performer di cinema e teatro documentario. I suoi lavori partono dal riuso di materiali d’archivio storico e famigliare e si occupano di tematiche a sfondo sociale e politico. Tra le sue regie teatrali Vita Amore Morte e Rivoluzione (2022) prodotto da Cranpi (Vincitore del Bando ART~WAVES di Fondazione Compagnia San Paolo, Menzione speciale e Premio giuria popolare TUTTOTEATRO.COM alle arti sceniche “Dante Cappelletti” 2020) presentato al Romaeuropa Festival 2022; Libya. Back Home (2019) (vincitore Premio Scintille, Bando Ora! Intesa San Paolo, finalista IN- BOX 2020) che debutta al Festival delle Colline Torinesi, Romaeuropa Festival e al Festival di Internazionale a Ferrara; Human Animal, (2017) (vincitore Progetto Hangar Creatività 2016, Funder35); Il Paradiso degli idioti (finalista Premio Scenario 2015). Nel 2021 firma la regia del suo primo film documentario Tutti i Nostri Affanni diretto insieme a Davide Crudetti prodotto da ZaLab Film con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte_Piemonte Doc Film Found. Lo stesso anno collabora come autrice al film documentario Qui non c’è niente di speciale prodotto da Social Film Production con Il Sud di Apulia Film Commission e Fondazione con il Sud (vincitore del premio Signum al miglior documentario al Salina Doc Fest 2022) e come autrice e interprete nel film Comunisti (vincitore del premio Zavattini2020 e presentato in selezione ufficiale fuori concorso al 40° Torino Film Festival). Attualmente è impegnata nella scrittura del film Il Grande Buco per la regia di Davide Crudetti, prodotto da ZaLab in collaborazione con AAMOD – Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, progetto finanziato dai contributi selettivi cinema sviluppo e pre-produzione del Ministero della Cultura e vincitore del premio Meditalents’ Writing Residency Award / Accompagnement a l’écriture et au développement grazie al percorso sviluppo In Progress di Milano Film Network.

DA QUI IN POI CI SONO I LEONI

Vincitore del Bando ART~WAVES di Fondazione Compagnia San Paolo

una video installazione documentaria di Paola Di Mitri
con la creazione cinematografica di Davide Crudetti
allestimento dello spazio espositivo Rosita Vallefuoco
field recordings e spazio sonoro Gaspare Sammartano
suono Jacopo Ruben Dell’Abate
assistente di creazione Francesco Meloni
collaborazione artistica Lorenzo Letizia

produzione Cranpi
con il contributo di MiC – Ministero della Cultura e di Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “ART~WAVES. Per la creatività, dall’idea alla scena” 
in collaborazione con ZaLab, A.M.A. FActory, CeDAC/Circuito Multidisciplinare dello spettacolo dal vivo in Sardegna, SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione, Associazione Culturale Elvira, Cooperativa Atypica, Symbolum ETS, AAMOD Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, Società Umanitaria – C.S.C Carbonia, Archivio RitrovaTa.

DEBUTTO: Romaeuropa Festival 2023

CONDIVIDI QUESTA PAGINA